sabato 4 maggio 2013

Giuseppe Menozzi - Dimensioni di spiritualità

 Giuseppe Menozzi, Pentimento, 2005. Tecnica mista su tavola, 50x40 cm.

Firenze - dal 4 al 30 maggio 2013
Giuseppe Menozzi - Dimensioni di spiritualità

SIMBOLI ART GALLERY
Via Di San Giuseppe 6r (50122)
simboliart@libero.it


La mostra, curata e presentata dal prof. Giammarco Puntelli, comprende una selezione di 25 dipinti (olii e tecniche miste su tavola e su tela) dell'artista, dalla fine degli anni Ottanta agli ultimi anni, alcuni dei quali esposti per la prima volta al pubblico in questa occasione.
orario: lunedì 16.30-20 / da martedì a domenica 10-13 e 15-20
(possono variare, verificare sempre via telefono)

biglietti: free admittance
vernissage: 4 maggio 2013. ore 17.30
catalogo: in galleria.
curatori: Giammarco Puntelli
autori: Giuseppe Menozzi
genere: arte contemporanea, personale


comunicato stampa 
Il 4 maggio prossimo alla Simboli Art Gallery di Firenze si inaugura la mostra personale di Giuseppe Menozzi (Mirandola 1956) dal titolo Dimensioni di spiritualità.

La mostra, curata e presentata dal prof. Giammarco Puntelli, comprende una selezione di 25 dipinti (olii e tecniche miste su tavola e su tela) dell'artista, dalla fine degli anni Ottanta agli ultimi anni, alcuni dei quali esposti per la prima volta al pubblico in questa occasione.

La mostra ripercorre i tre importanti cicli in cui si è configurata, negli ultimi venticinque anni, la vivace attività artistica del pittore emiliano, il quale ha fatto del colore usato in senso lirico e delle forme perennemente in bilico tra figurazione e astrazione, un tratto caratteristico del suo linguaggio espressivo dalla forte valenza spirituale.

Il primo ciclo, denominato "I Cavalieri dell'Apocalisse", è un percorso denso di sentimenti contrapposti come la sofferenza e la speranza, la gioia e il dolore, sempre segnato, però, dal significato spirituale della luce. Nei dipinti appartenenti a questo ciclo, figure nude indefinite si muovono come danzando e, in alcuni casi, volteggiando quasi come fossero sospinti da un alito di vento, in un'atmosfera rarefatta, estatica e gioiosa, dove i vibranti colori sembrano rincorrersi, intrecciarsi e mutare di continuo, fino a convergere in un'esplosione di luce, che quasi sempre si ritrova al centro dell'opera.

Nei dipinti appartenenti al secondo ciclo, intitolato "L'Evento", i toni diventano molto più drammatici. Le figure sembrano scomparire sotto l'azione di forze violente, ancora una volta dettate dall'emozione, e cariche, perciò, di sensazioni e di sentimenti diversi e contrapposti: la fatica, la sofferenza, la consolazione e la speranza. Le superfici delle opere appaiono dense, magmatiche e brulicanti. Dall'ammasso caotico di tracciati di colori sgocciolanti e materici, stesi sulla tela dall'artista con vibrante vitalità, si aprono squarci di rosso cupo e profondo: sono sprazzi di luce, momenti di estasi spirituale che si distaccano con forza e lucidità dal groviglio confuso e tormentato emblema della sofferenza della carne.

Nel terzo ciclo, quello della "Luce", il cammino dell'artista trova il suo approdo nel segno del Tau, un simbolo di spiritualità importante, legato alla dimensione dell'eterno e del sacro, che, quasi sempre dipinto di bianco, emerge con evidenza nelle opere, staccandosi nettamente dal caos stratificato dei frammenti di figure e di colori sottostanti. È un simbolo, quello del Tau, che vuole indicare, come una luce calda e nitida, la via da seguire. Improvvisamente tutto sembra più chiaro: adesso tutto sembra avere un ordine preciso che si manifesta sulla superficie pittorica con gli ampi piani di colore uniforme, solitamente bianco, che copre parte del magma pulsante di colore e materia.
In questo ciclo l'artista ha superato l'armonia formale e la forza dei contenuti drammatici delle due precedenti fasi, approdando alla serenità di chi sa di aver compiuto, dopo una profonda riflessione, una scelta sofferta, ma importante e giusta.







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