sabato 12 gennaio 2013

Nicola Filazzola - Oli e cercamiche


Terlizzi (BA) - dal 12 al 26 gennaio 2013
Nicola Filazzola - Oli e cercamiche

ADSUM ARTECONTEMPORANEA
Via Guglielmo Marconi 5 (70038)
+39 3476502478 +39 3396382081
adsum.arte@libero.it
www.retearte.it


Da sabato 12 gennaio la galleria ADSUM ospiterà i dipinti e le ceramiche di Nicola Filazzola, noto artista Materano. Saranno esposte 15 grandi tele e altrettante ceramiche realizzate in collaborazione con la ditta dei fratelli D'Aniello di Terlizzi.
orario: dal lunedì al sabato dalle ore 10.00-12.30 18.30- 20.30 chiusura giovedì pomeriggio e festivi
(possono variare, verificare sempre via telefono)

biglietti: free admittance
vernissage: 12 gennaio 2013. h 18,30
curatori: Mario Colonna
autori: Nicola Filazzola
note: Sabato 12, alle 18,30 presentano l'evento:
Mario Colonna e Rocco Brancati
Intervengono:
Ninni Gemmato sindaco di Terlizzi,
Salvatore Adduce sindaco di Matera,
Gianni Pittella vice presidente del Parlamento Europeo,
Luigi Dello Russo critico e storico dell'arte.

genere: arte contemporanea, personale

comunicato stampa 
Così scrive di Nicola Filazzola il prof. Mario Colonna:
”l’impalcatura grafica costruisce ma non imprigiona le variazioni tonali e le accensioni cromatiche. Una tavolozza ricca di grigi vibranti definisce o allude ad atmosfere interpretate, vissute, sempre comunicate con partecipazione convinta, con adesione profonda all’emozione formale che costituisce sempre il motivo principale della pittura di Nicola Filazzola.
Ciò per lui non significa affermare una sorta di supremazia della forma sulle tematiche individuate, ma riconoscere la necessità di costruire l’immagine attraverso una stretta simbiosi tra le diverse componenti.
Infatti le urgenze tematiche rappresentano un altro territorio di indagine nel lavoro dell’artista, conseguenza del quotidiano vissuto in un’area geografica e sociale distinta e particolare, nonché di un coinvolgente impegno culturale e politico.
Da questi ne discende la consapevolezza che il pittore non vive una dimensione di dorata separatezza ma si nutre, al contrario, dei succhi di vita che i drammi e le gioie, le affermazioni e le contraddizioni dell’esistenza, fanno prima intuire e poi scoprire.
Tutto ciò è presente nel lavoro dell’artista ed egli lo trasmette con lo sventagliarsi dei piani in tensione dinamica, con le improvvise accensioni coloristiche che arricchiscono e ravvivano un tessuto quasi monocromatico di base, con il segmentarsi e frangersi dei volumi. Come le rocce del sasso caveoso sul quale è abbarbicato il suo studio e come la gravina scavata dall’acqua e dal vento, sul quale esso si affaccia e che le luci mutevoli del giorno e delle stagioni discoprono”.


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