sabato 15 dicembre 2012

Ajit Chauhan - Clothing was temporary


Napoli - dal 15 dicembre 2012 al 30 gennaio 2013
Ajit Chauhan - Clothing was temporary

ANNARUMMA
Via Carlo Poerio 98 (80121)
+39 0810322317 , +39 0810322317 (fax)
info@annarumma.net
www.annarumma.net


Mono no aware
Da Wikipedia, l’enciclopedia libera
letteralmente "il pathos delle cose", anche tradotto come "un’ empatia verso le cose ", o "una sensibilità verso le cose effimere”, è un termine giapponese che definisce la consapevolezza della temporaneità.
orario: da Martedì a Venerdì 16,00 - 19,00
(possono variare, verificare sempre via telefono)

biglietti: free admittance
vernissage: 15 dicembre 2012. h 11,30
autori: Ajit Chauhan
genere: arte contemporanea, personale




comunicato stampa 
Saturazione semantica è il termine che indica il punto in cui una parola ripetuta perde la sua familiarità e si trasforma in un sorprendente suono estraneo. Ajit Chauhan, artista di San Francisco, esamina gli oggetti e i processi con tale minuziosità che una saturazione visiva analoga gradualmente cede il passo a una capacità di vedere le cose in modo nuovo. Nelle opere di Chauhan la reiterazione sembra venir fuori da uno schema, ma si rivela essere un processo di conoscenza e di studio. Chauhan da molto tempo è attratto dalla semplicità senza pretese dei materiali trovati e dalla poetica familiarità del loro potere evocativo che richiama alla mente l’innovativa frugalità di chi va raccattando oggetti fra i rifiuti o nelle botteghe dei robivecchi. Gli schemi, che ricordano le astrazioni formaliste, possono essere anche considerati come visualizzazioni di un suono compresso. Cancellare per rivelare un’immagine richiama d’altra parte il classico tropo della scultura come processo di rimozione della materia per trovare un’essenza interiore.
“Un’immagine che ne richiama un’altra e trova intensità nella sonorità è il segreto della rima e del metro. Il tempo della poesia è percepito come il riconoscimento del ritorno del tono delle vocali e della formazione delle consonanti, dello schema della sequenza delle sillabe, dell’accento e della tonalità di melodie, immagini e significati. Assomiglia al tempo del sogno, perché è estremamente organizzato lungo linee di associazioni e di impulsi di contrasto che concorrono alla struttura del tutto. L’impulso di un sogno o di una poesia è dare fondamento a forme che vanno al di là di quelle che conosciamo, per sentire ‘meglio della realtà’.” –per citare Norma Cole che cita l’ 'HD Book' di Robert Duncan

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