giovedì 13 settembre 2012

Angelo Bozzola





Torino - dal 13 settembre al 15 ottobre 2012
Angelo Bozzola

MUSEO REGIONALE DI SCIENZE NATURALI

Via Giovanni Giolitti 36 (10123)
+39 0114326354 , +39 0114326320 (fax)
Museo.mrsn@regione.piemonte.it
www.regione.piemonte.it/museoscienzenaturali


Saranno esposte circa 100 opere, fra dipinti, disegni, progetti, sculture, mobiles, lavori in
ferro, pietra, bronzo, plexiglas, lastre e superfici “spazio-tempo”. Per l’occasione alcune
opere finite saranno esposte accanto ai progetti che l’artista predisponeva spesso,
anticipando, con assoluta intelligenza formale, in pochi, nitidi segni l’esito finale di una
forma complessa.
orario: tutti i giorni: 10 – 19 Chiuso il martedì
(possono variare, verificare sempre via telefono)
biglietti: € 5,00 intero - € 2,50 ridotto
vernissage: 13 settembre 2012. ore 17.30 (Visita guidata alla mostra con la curatrice Martina Corgnati dalle ore 16,30)
curatori: Martina Corgnati
autori: Angelo Bozzola
genere: arte contemporanea, personale
email: info@fondazioneangelobozzola.it
web: www.fondazioneangelobozzola.it


comunicato stampa
La Fondazione Angelo Bozzola presenta, dal 14 settembre al 15 ottobre 2012, presso
il Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino la mostra antologica del maestro
galliatese, una delle figure di spicco dell’Arte Contemporanea italiana del Secondo
Novecento, riconosciuta a livello europeo.
Saranno esposte circa 100 opere, fra dipinti, disegni, progetti, sculture, mobiles, lavori in
ferro, pietra, bronzo, plexiglas, lastre e superfici “spazio-tempo”. Per l’occasione alcune
opere finite saranno esposte accanto ai progetti che l’artista predisponeva spesso,
anticipando, con assoluta intelligenza formale, in pochi, nitidi segni l’esito finale di una
forma complessa.
Negli ampi spazi della crociera superiore del Museo Regionale di Scienze Naturali, si
potranno ammirare le opere realizzate da Angelo Bozzola sempre ispirate alla natura e
alla specifica modalità generativa e autogenerativa della vita organica che, dal
singolo gene, attraverso combinazioni e ricombinazioni diverse, portano allo sviluppo di
una molteplicità potenzialmente infinita di organismi; proprio come il modulo
elementare, ricavato tagliando e piegando una superficie di forma ovale, porta a una
potenzialmente infinita varietà di combinazioni e di forme.
Il visitatore sarà guidato attraverso un percorso a tappe per scoprire tutto l’itinerario
creativo dell’artista, coerente e mai ripetitivo, fino alle opere polimateriche e policrome
degli anni Novanta. Saranno esposte anche alcune carte e progetti inediti e
specialmente significativi per illustrare il modo di procedere e la straordinaria sicurezza
formale dell’artista, che letteralmente “pensava per forme”.
Conclude la rassegna, una sezione dedicata al rapporto intercorso fra Angelo Bozzola e
Michel Tapié negli anni dell’International Center for Aesthetic Research, polo
fondamentale della vita culturale torinese negli anni delle neo-avanguardie, vera e propria
finestra sul mondo. Ad aprire il percorso, nell’atrio della crociera superiore, sarà esposto il
grande Polittico realizzato nel 1967 e presentato da Michel Tapié.
L’accadimento più importante nella storia artistica e umana di Bozzola, dagli anni
Sessanta in poi, è proprio rappresentato dall’incontro con il brillante e carismatico critico
francese, inventore del termine “informel”, che nel 1960 si era trasferito a Torino, base
operativa per la scoperta di nuovi talenti.
A proposito del rapporto tra Bozzola e Tapié scrive, nel saggio introduttivo del catalogo
della mostra, la curatrice Martina Corgnati “Con Bozzola è amore a prima vista: sarà
reciproco, profondo, duraturo. Di Bozzola, a Tapié piace l’audacia, l’insistenza e la forza
dinamica che lo porta a sospingere un principio di base molto semplice, come quello della
ripetizione, fino a conseguenze così estreme che sfidano la “norma” tridimensionale in una vertigine di apertura, di ignoto, di infinito – un “algoritmo” intuitivo, incantato, “essenzialmente artistico” che finisce per produrre una morfologia autre. (…) L’entusiasmo con cui il critico francese accoglie la prassi, per così dire, auto-generativa della sua opera, incoraggia Bozzola a intensificarla ulteriormente, realizzando nel 1967 quel capolavoro che è il Polittico, seguito quattro anni dopo da un altro progetto chiave, il libro Tecnoscultura operazionabile, vero e proprio prototipo d’arte cinetica, interattiva e programmata.
La mostra è organizzata dalla Fondazione Angelo Bozzola e curata dalla storica dell’arte Martina Corgnati che ha conosciuto personalmente l’artista, collaborando con lui in occasione della grande rassegna MAC e dintorni nel 1997 al Palazzo Sertoli di Sondrio e nel 1999 al Palazzo delle Stelline di Milano.


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