venerdì 27 aprile 2012

Wainer Vaccari - Bolzano/Bozen-Cover

s.t.73, 2012, olio su tela 116 x 96 cm.

Bolzano - dal 28 aprile al 9 giugno 2012
Wainer Vaccari - Bolzano/Bozen-Cover

GALLERIA GOETHE

Via Della Mostra 1 (39100)
+39 0471975461 , +39 0471970260 (fax)
info@galleriagoethe.it
www.galleriagoethe.it


L’artista si ripresenta, a quindici anni dalla sua ultima mostra personale a Bolzano,con una esposizione dedicata a personaggi di spicco ed immagini simboliche della cronaca locale, che spesso, talvolta quotidianamente, si possono ritrovare all’all’interno dei vari organi di informazione.
orario: da lunedì a venerdì 10-12.30 e
15.30-19.30
sabato 10-12.30
(possono variare, verificare sempre via telefono)

biglietti: free admittance
vernissage: 28 aprile 2012. ore 11.00
autori: Wainer Vaccari
genere: arte contemporanea, personale



comunicato stampa
L’artista si ripresenta, a quindici anni dalla sua ultima mostra personale a Bolzano (“80 Capricci”), con una esposizione dalla tematica completamente diversa, dedicata a personaggi di spicco ed immagini simboliche della cronaca locale, che spesso, talvolta quotidianamente, si possono ritrovare all’interno dei vari organi di informazione. Da qui il titolo “Bolzano / Bozen - Cover”.
Scrive al riguardo Valerio Dehò: “La cover è qualcosa che appartiene al mondo delle immagini, qualcosa di sospeso tra la realtà effettuale e l’ aleatorietà della fama.
Applicata alla occorrenza bolzanina, la scelta di Wainer Vaccari, viene fuori qualcosa che è da un lato un’ enciclopedia dei luoghi comuni, dall’altro un tour parziale ma veritiero, su ciò che la Provincia produce come immaginario fuori dal suo ambito. Vaccari dipinge con una tecnica figurativa classica, ma scompone l’immagine attraverso un pulviscolo di segni. Non perde di vista la riconoscibilità del soggetto, tutti possono vedere che Durnwalder è proprio lui, Zöggeler lo stesso, il balcone fiorito lo abbiamo visto a Scena o Dobbiaco, la tuffatrice è proprio la Cagnotto. Ma naturalmente l’artista non vuole rappresentare delle cartoline, vuole far assorbire dal suo linguaggio le cover della provincia, le immagini di personaggi o di storie che l’ hanno colpito.
Il protagonista di tutta l’operazione é la pittura. Sembra quasi di trovarsi alle prese con il problema degli impressionisti di togliere forza al soggetto, attingendolo dalla realtà più semplice, al limite del banale. Per questo la galleria di Wainer Vaccari non ha nulla di apologetico, si riconoscono le immagini perché si tratta di personaggi famosi o di situazioni già conosciute, ma i titoli non ci sono, sono etichette descrittive.
La pittura di Vaccari scava, scompone, ricompone, perché tutto deve ritornare, struttura e sua assenza. La tecnica è fondamentale in questo gioco al limite, perché è controllo, sfida, attraversamento. I dipinti così non diventano mai icone, partono da degli standard, ma approdano all’individualità dell’arte, alla non replicabilità.
Ne viene fuori un ritratto veritiero, quindi distante dalla realtà, di una provincia vista da vicino abbastanza per coglierne dei dettagli di cronaca, e abbastanza lontana per restituire i dettagli. Questi quadri da vicino fanno scomparire le differenze e perdere i connotati descrittivi, a breve distanza resta il linguaggio dell’arte, unica misura della realtà.”

Wainer Vaccari è nato l’8 dicembre del 1949 a Modena dove risiede ed opera.

Principali mostre personali e collettive:
2012 Galleria Goethe Galerie, Bolzano; 2011 Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale, Venezia; Chiesa di San Paolo, Modena; 2010 “Bestiario Fantastico – Disegno italiano nel XX e XXI secolo”, Galleria Civica, Modena; Schloss Gottorf, Schleswig; 2009 Palazzo della Provincia, Pordenone; 2008 “Third Beijing International Art Biennale”, National Art Museum of China, Pechino; 2007 “Pittura italiana 1968-2007”, Palazzo Reale, Milano; 2006 “Carnera”, Palazzo della Ragione, Milano; 2005 Kunsthaus Hamburg; 2001 “Between Earth and Heaven”, Museum voor Modern Kunst, Oostende; 1999 “XXIII Quadriennale di Roma Proiezioni 2000”, Palazzo delle Esposizioni, Roma; Redfern Gallery, Londra; 1998 Galerie Thomas, München; “Arte italiana, Ultimi quarantenni. Pittura iconica”, Galleria d’Arte Moderna, Bologna; 1995 Kunsthal Rotterdam; 1988 Kunstverein München; 1983 Galleria Emilio Mazzoli, Modena.



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