sabato 28 aprile 2012

Gianni Gronchi

L'ultima neve

Volterra (PI) - dal 28 aprile al 10 maggio 2012
Gianni Gronchi

CAFFE' DEI FORNELLI

Piazzetta Dei Fornelli 3/4 (56048)
+39 058880596
caffedeifornelli@virgilio.it.
www.caffedeifornelli.it


È una sfida estrema che prende le mosse dai limiti percettivi e d’uso del quotidiano. Visioni, oggetti silenti, scorci fotografici, boschi, rivelano il loro lato più enigmatico, suggestioni neo-mistiche in “tutti i colori del bianco”, verso esercizi di pensiero inesplorati
vernissage: 28 aprile 2012. ore 17.30
ufficio stampa: elena.capone@tiscali.it
autori: Gianni Gronchi
genere: fotografia, arte contemporanea, personale



comunicato stampa
Gianni Gronchi al Caffè dei Fornelli

il potenziale percepito nel minimo quotidiano



Gianni Gronchi al Caffè dei Fornelli: il potenziale percepito nel minimo quotidiano



È una sfida estrema che prende le mosse dai limiti percettivi e d’uso del quotidiano. Visioni, oggetti silenti, scorci fotografici, boschi, rivelano il loro lato più enigmatico, suggestioni neo-mistiche in “tutti i colori del bianco”, verso esercizi di pensiero inesplorati.

In un percorso espressivo, di ricerca, espositivo, direttamente contaminato e suggerito dagli spazi di allestimento, ritorna sulla scena espositiva l’artista Gianni Gronchi, fra fotografia, pittura, foto-scultura, e oltre lo stesso dadaismo, dopo l’evento collettivo di “Riluce” alla Rocca di Staggia (SI), e l’ambiguo ambiente, fra il privato e la galleria d’arte de “Il Cappello di Feltro” a Volterra, ora fa tappa nello spazio “sacro e profano” del culturale Caffè dei Fornelli, ancora a Volterra, nella nuova personale che sarà inaugurata sabato 28 aprile 2012, ore 17.30.

L’ultima neve fra il naturale e l’innaturale, di cui si rileva in fotografia, la geometria insinuante e che modifica la struttura formale del paesaggio consueto, studio di forma e di colore non-colore, rientra nel primo step, quel rigenerare il quotidiano, e le stesse colline vissute da dentro sono restituite con sguardo rinnovato. Mentre il fondamentale luogo del contesto espositivo, inteso non solo come spazio fisico, ma come identità attraversata da una rete relazionale, è il secondo asse portante dell’ultima ricerca.

Per l’artista prosegue così quell’indagine della forma che chiama in causa anche il vuoto, la luce pura esterna, e la genesi psicologica del colore. Esercizi esistenziali di semantica, curati nell’estetica contemporanea, sottile, suadente nelle coordinate del significato, di cui rivela silente i misteri, chiamando lo spettatore ad interagire, fra gli oggetti e con gli oggetti.

Amplificazione creativa di potenzialità, e la foto non è solo foto, ma anche improntata alla scultura, dialogante con tazze, bicchieri, ecc. trasfigurati da una nuova logica che sfida i limiti delle stesse categorie del pensiero. Inversioni del senso consueto d’uso, intromissioni potenti neo-mistiche in gesso, e attraverso liquidi presenti in contenitori solo apparentemente impossibili. Gianni Gronchi artista, insegnate all’Istituto d’Arte ed educatore, la cui propria identità sperimenta anche come non definitiva, è ancora – dalle sue parole – “perso in ogni occasione minima in cerca di bellezza massima”.

Anche pittura e fotografia sfidano la linea del confine semantico, con un “omaggio” installativo ad un bosco dipinto, “produttore” di nuova luce, del padre dell’artista.

La mostra, che rientra nella programmazione del Quindicinale “Caffèll'ARTE” ideato dal patron del Caffè Carlo Bigazzi, resterà aperta ai visitatori fino al 10 maggio 2012.

Info: Caffè dei Fornelli, Piazzetta dei Fornelli 3-4, tel. 058880596, caffedeifornelli@virgilio.it, www.caffedeifornelli.it/ (giovedì chiuso).



Elena Capone



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