venerdì 14 gennaio 2011

Carlo Ravaioli - Luoghi apparenti


GALLERIA AMARTE
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Via Alfredo Baccarini 20 (48100)
+39 3284612194
marnaldi@libero.it
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I luoghi della memoria e dell'inconscio, sognati e rivisitati.
orario: tutti i giorni ore 10-12:30 e 15:30-19:30
(possono variare, verificare sempre via telefono)

biglietti: free admittance
vernissage: 15 gennaio 2011. ore 17
curatori: Silvia Arfelli
autori: Carlo Ravaioli
patrocini: Comune di Ravenna, Provincia di Ravenna
telefono evento: +39 3284612194
genere: arte contemporanea, personale
email: marnaldi@libero.it



Sabato 15 gennaio alle ore 17.00 presso la Galleria AMArte (via Baccarini, 20 - Ravenna) inaugura la mostra “Luoghi Apparenti” dell’artista forlivese Carlo Ravaioli col patrocinio del Comune e della Provincia di Ravenna e presentata dalla critica Silvia Arfelli.

Il lavoro di Carlo Ravaioli appare originale e sorprendente: costituisce un’inedita sintesi tra due universi opposti e quasi mai conciliabili: quello delle tecnologie d’avanguardia, della computer grafica, dell’immagine elettronica, e quello dei più antichi valori materici, coloristici, disegnativi della pittura. Come un moderno alchimista, Ravaioli riesce a strutturare il suo mondo espressivo secondo questa straordinaria coincidenza di opposti, in cui l’altissima definizione dell’immagine elaborata dal software sfocia nella forte presa sensuale, nella ricchezza ambigua e inquietante dei suoi dipinti. L’artista esegue i bozzetti dei suoi quadri utilizzando programmi in grado di simulare molte tecniche di pittura e disegno, ma anche la qualità dei supporti: “Puoi dipingere un quadro ad olio in cui vedi chiaramente lo spessore della pennellata e la trama della tela. - dice lui stesso - Alla fine puoi appendere in casa la foto di un quadro che in realtà non esiste”. In questa simbiosi tra irreale e reale, tra materiale e immateriale, si deve cercare forse la principale chiave di lettura del suo lavoro.

“L’arte di Ravaioli è messaggio, denuncia, monito, ma è anche intima confessione, diario interiore, comunicazione umana..... Lo stile inconfondibile ed innovativo, perspicuo e scabro, è in sintonia con un’introspettiva convinzione espressa da Picasso, nettamente aderente alla verità esistenziale contemporanea: - Dipingere non è un’operazione estetica: è una forma di magia intesa a compiere un’opera di mediazione fra questo mondo estraneo ed ostile e noi - ” (Enzo Dall’Ara)



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