domenica 23 gennaio 2011

Camilla Rossi - Mappe


Formato ridotto (terra) - Tecnica mista su carta intelata
cm. 46x73 - 2002


Unghietta dalla serie delle Anatomie - Tecnica mista
su carta intelata - cm. 40x40, 2004


Brescia - dal 23 gennaio al 14 febbraio 2011
Camilla Rossi - Mappe

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“Creare uno spazio, percorrerlo, plasmarlo con i segni dell’esperienza. Nelle “Mappe” di Camilla Rossi, serie di dipinti e piccoli libri, il tempo della scoperta ed il tempo della creazione si mescolano inestricabilmente, e la costruzione del segno si combina con le proprie coordinate cartografiche.
orario: Sabato e Domenica
dalle 10,00 alle 12,00 e dalle 16,00 alle 19,00
Da Lunedì a Venerdì su appuntamento
(possono variare, verificare sempre via telefono)

vernissage: 23 gennaio 2011. ore 17
autori: Camilla Rossi
note: Testo di presentazione alla mostra di Lorenzo Bassi.
genere: arte contemporanea, personale
email: info@camillarossi.it
web: www.camillarossi.it


Domenica 23 Gennaio 2011 dalle ore 17,00 verrà inaugurata l’esposizione dell’artista Camilla Rossi dal titolo “Mappe”.

Testo di presentazione alla mostra di Lorenzo Bassi.

“Creare uno spazio, percorrerlo, plasmarlo con i segni dell’esperienza. Nelle “Mappe” di Camilla Rossi, serie di dipinti e piccoli libri, il tempo della scoperta ed il tempo della creazione si mescolano inestricabilmente, e la costruzione del segno si combina con le proprie coordinate cartografiche.
Le mappe che affiorano più o meno in evidenza sulla tela, combinandosi con colori e gesti aggraziati, trasmettono l’illusoria sensazione di poter affrontare lo spazio con un ordine predeterminato e rassicurante. Solo una volta intrapreso il viaggio ci si troverà d’innanzi a ciò che meno ci si aspetterebbe: il totale disorientamento. Dunque, nei punti di riferimento tracciati dall’artista, non c’è apertura ad un microambiente finito, ma un’enigmatica iniziazione all’aperto, inteso come totalità del possibile. Le mappe catalizzano una forza centripeta capace di calamitare sulla tela forme perfette che se prima potevano solo rimanere sospese nel mondo delle idee, ora si condensano, assumendo una nuova dimensione nella concretezza dell’opera. Nemmeno una tecnica così solida come l’incisione ne risulta immune, cosicché persino i segni sono parzialmente svuotati della loro materialità, anch’essa fluttuante nell’aperto.
Quelli che per l’artista sono semplici appunti di viaggio, stilizzate architetture dello spazio sulla tela, una volta innestati nel tessuto pittorico generano un attraente cortocircuito, sovrapponendo creato e creatore. La legge ineluttabile secondo cui gli eventi per manifestarsi devono accadere due volte - nell’immanenza del naturale, con il segno e la sua energia materiale, e nello spazio personale, nella forma già da sempre del ricordo - viene ribaltata nel paradosso della memoria che precede l’esperienza.
Le mappe non sono quindi un diario spaziale di un divenire storicizzato dell’opera, ma espressione costante del suo darsi sempre e solo nel presente. Camilla Rossi sperimenta con questa serie una più intima possibilità di comunicazione con la propria arte, collocando chi guarda in quel punto così geograficamente vicino al confine tra pulsione artistica e opera da neutralizzare non solo il sistema di orientamento del viaggiatore, ma anche quegli stessi punti di riferimento, le mappe, che l’artista aveva premurosamente svelato.”



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