martedì 7 settembre 2010

Fabrizio Scala - Napoli è...mille colori



Napoli - dal 7 al 30 settembre 2010
Fabrizio Scala - Napoli è...mille colori


Una Napoli colorata, serena, positiva, allegra. Disegni piatti con una prospettiva non accademica, dove le case non stanno al loro posto, i monumenti si intravedono, le misure e le distanze non sono mai come dovrebbero essere. E' così che Fabrizio Scala vede la sua città e la fissa sulle tele in mostra a Napoli nella Sala Incontri de La Feltrinelli di via Santa Caterina a Chiaia, dal 7 al 30 settembre 2010, (vernissage il 7 settembre alle ore 19,00).


Un'esplosione di vitalità cromatica che l'artista covava da tempo, il desiderio di mostrare il capoluogo partenopeo in maniera diversa, con l'estrosità di un bambino impazzito di luce. Sagome semplici, stanze come scatole cinesi, una composizione dietro l'altra, dimensioni grandi e poi grandissime, e piccole come un francobollo, folla di agglomerati urbani, di figurine a tratto, di impressioni a contorni incisi, dove a guardare bene ci sta tutto, ma in miniatura.


Le 26 opere esposte – stampe su forex eseguite con l'utilizzo di pennarelli a smalto e non solo - prendono il nome dai luoghi simbolo partenopei, in cui è però possibile ritrovare piazza del Plebiscito attorniata da un mare verde, perché – come spiega Fabrizio Scala - “il mio scopo non è quello di creare una rappresentazione precisa di ciò che ci circonda, ma di offrire un modo diverso di vedere una piazza conosciuta in tutto il mondo.” E così San Martino, Spaccanapoli, Castel dell'Ovo diventano vivaci, caleidoscopiche e acquistano una dimensione pop a ricordare Andy Warhol in una visione dell'arte meno concettuale e più fumettistica.


La mostra è aperta negli orari di apertura e chiusura de La Feltrinelli Libri e Musica: dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle ore 21; il sabato dalle ore 10 alle ore 23; la domenica dalle ore 10 alle ore 14 e dalle ore 16 alle ore 21. Ingresso libero.


Napoletano, classe 1975, Fabrizio Scala inizia a disegnare per caso durante gli studi di giurisprudenza. Tolti i panni dell'avvocato – dopo una lotta interiore tra quello che desiderava essere e quello che gli altri si aspettavano fosse - continua la sua produzione disegnando principalmente oli su tela, passando dai bianco e nero ai rossi, fino agli acquerelli, pastelli e diversi tipi di materiali. Seguito un master in comunicazione e marketing, inizia a creare segnalibri e gadget da porzioni di suoi lavori e una serie di stampe raffiguranti Napoli, su lino, juta, forex vetro, plastica. Determinante un viaggio a New York che permette all'artista di rivisitare alcuni disegni iniziali, rielaborandoli in una chiave più asciutta per riscoprire tutta la sensibilità di tratti iniziali, imprigionati nei testi di diritto. Nasce la produzione intitolata a Coco Chanel, che ha partecipato nel 2009 alla rassegna “Artisti in vetrina” organizzata dai fratelli Ramaglia e di cui si è concluso recentemente un percorso espositivo molto interessante.




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